La Fondazione Arbia al fianco dei bambini di strada nella RDC: avviata una nuova fase del progetto di alfabetizzazione a Kalamu (Kinshasa)

Un risultato concreto per i bambini-soldato e i minori di strada della Repubblica Democratica del Congo è stato recentemente raggiunto grazie all’impegno della Fondazione Arbia, da anni attiva nella tutela dei diritti dell’infanzia in contesti di guerra. In una delle regioni più martoriate da conflitti e sfruttamento, dove il reclutamento dei bambini come soldati è una tragica realtà, la Fondazione ha sostenuto un progetto di alfabetizzazione mobile, in collaborazione con OPAM – Opera di Promozione dell’Alfabetizzazione nel Mondo.

Il progetto, rivolto ai bambini privi di accesso all’istruzione e spesso vittime di tratta, abuso e reclutamento forzato, ha permesso di offrire una prima formazione a 500 minori nel Comune di Kalamu, uno dei quartieri più degradati della capitale Kinshasa, dove si stima vivano in strada oltre 3.000 bambini e ragazzi.

Un ringraziamento speciale è stato rivolto a Bente Bevilacqua, che ha guidato i primi passi della partnership, così come alle socie fondatrici della Fondazione, alla Presidente e a tutti i sostenitori che hanno reso possibile questa importante iniziativa.

Il progetto: contesto e obiettivi
Kinshasa, con oltre 17 milioni di abitanti, è la terza città più popolosa dell’Africa e presenta gravi situazioni di degrado sociale. Lo spopolamento delle aree rurali ha alimentato un’emigrazione urbana che, spesso, non garantisce alle famiglie le condizioni minime di sopravvivenza. I bambini sono le prime vittime: circa 50.000 vivono per strada, emarginati, accusati di stregoneria, orfani o semplicemente abbandonati.

In questo contesto, dal 2021 OPAM e l’Arcidiocesi di Kinshasa hanno avviato un programma di alfabetizzazione mobile, che ha già coinvolto 2.390 minori tra i 3 e i 17 anni. Grazie al contributo della Fondazione Arbia, pari a 19.000 euro, il progetto è stato esteso al Comune di Kalamu con l’obiettivo di raggiungere 1.000 nuovi beneficiari.

Le attività svolte
Nella prima fase del progetto, svoltasi dal 10 agosto al 10 ottobre 2024, sono state portate a termine le seguenti azioni:

• Sopralluoghi per l’individuazione di 11 siti idonei alla formazione;
• Incontri di coordinamento con i partner locali per la definizione del piano operativo;
• Selezione e formazione di 11 insegnanti;
• Acquisto del materiale didattico (kit per bambini e insegnanti, lavagne mobili, sedie, cavalletti);
• Lancio ufficiale del progetto con la partecipazione delle autorità locali, del Cancelliere dell’Arcidiocesi e dell’Ambasciatore dell’Ordine di Malta, che ha garantito supporto per le spese sanitarie;
• Selezione dei primi 500 beneficiari e avvio della formazione.

Una rete di collaborazione locale
Il progetto ha potuto contare sulla collaborazione di numerose realtà locali, tra cui:

• Le autorità del Comune di Kalamu e le forze dell’ordine, che hanno assicurato supporto logistico e sicurezza;
• La rete REEJER (160 associazioni congolesi impegnate nella difesa dei diritti dei minori), che ha facilitato l’individuazione delle strutture operative;
• L’ONG MISED e l’Associazione EKOLO YA BONDEKO, attive rispettivamente nelle zone di Pont-Ngabi, 20 maggio, Victoria, Bondengo e Kibangu.

Risultati e prospettive future
I primi 500 bambini formati continueranno nei prossimi sei mesi il percorso educativo presso i centri gestiti dai partner locali, riconosciuti per il loro impegno nella formazione e nel reinserimento dei minori di strada. Il progetto rappresenta un importante passo verso la costruzione di un’alternativa concreta alla marginalità e alla violenza quotidiana che segna l’esistenza di tanti bambini.

La Fondazione Arbia, con il supporto dei suoi partner e sostenitori, intende proseguire lungo questo cammino, consapevole che, anche quando le risorse sono limitate, fare il possibile è sempre meglio che non agire.